IL
DANNO DA DEMANSIONAMENTO
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Ho
letto e riletto l'intervento dell'amico Mario Meucci che sarà in
rete nel prossimo aggiornamento del sito. Serve a far capire come il
mobbing è molto complesso e con centomila sfaccettature essendo
soggettivo perché assume una diversità in relazione a chi è
mobbizzato. Per questo si rafforza la mia convinzione che non vi
può essere un esperto di mobbing, anche se in tanti si spacciano
come tali e talvolta traggono sussistenza. In comune esistono solo
alcuni atteggiamenti di mobbing, ma danno morale e biologico così
come la stessa strategia di mobbing varia da mobbizzato a mobbizzato.
Patisco il mobbing da sei anni. Solitario
in quanto emarginato, isolato e allontanato dal lavoro e da
colleghi, di recente ho partecipato ad un concorso per un
avanzamento di carriera e non sono riuscito ad essere
idoneo. L'insuccesso l'ho vissuto con serenità perché
l'ho ritenuto frutto di tanti avvenimenti negativi della vita che si
sono concentrati assieme, mazzate su mazzate che avrebbero potuto
spezzarmi ma per fortuna mi avevano solo momentaneamente piegato.
Ritenevo che fosse solo mia la colpa perché non avevo studiato
abbastanza o meglio non riuscivo a concentrarmi non solo a causa
degli avvenimenti negativi che mi cadevano addosso ma anche perché
consapevole dell'emarginazione e dell'inutilità della mia presenza
nella struttura, del resto avevo i titoli per transitare
automaticamente come altri nella progressione di carriera ma
soggetto a mobbing erano stati omessi. Ho studiato da solo,
figuriamoci se c'erano dei colleghi disposti a studiare con un
mobbizzato e poi ero un concorrente temibile perché avevo molti
titoli. Per questo ho ritenuto giustificato l'insuccesso anche se è
anomalo il fatto che su 290 concorrenti ben 260 risultavano idonei.
Leggendo l'intervento di Mario Meucci ho riflettuto e sono arrivato
ad una conclusione diversa o meglio ho formulato tre ipotesi di
questo mio insuccesso:
1-- sono un deficiente ;
2 - 260 persone, non mobbizzate, avevano ricevuto e trasmesso
input per superare il concorso mentre 30 persone pativano il
mobbing;
3 -- le prove selettive non valevano nulla perché selezione
non c'è stata.
Partendo proprio da quest'ultima
ipotesi è chiaro che qualsiasi concorso è mirato a fare selezione
così da restringere la scelta su una ristretta cerchia di
concorrenti. E' possibile che 260 persone superino la prova ? O
questa era troppo facile o si aveva la soluzione in tasca per poi
scegliere chi era raccomandato sulla base di altri requisiti
L'altra ipotesi è che sono un deficiente ma anche qui i conti non
tornano se è vero che dispongo di molti titoli e poi si può
considerare stupido uno che riesce a fondare questa ns.
associazione, aprire un sito dopo aver studiato l'html e
aggiornarlo, aver elaborato poco meno di 30 proposte di legge
nazionali ? Si aggiunga, tutto questo da mobbizzato ! Chi ha
valutato, senza conoscermi, il mio lavoro sulla base di quanto ho
prodotto, ha affermato che sono un genio (che brutta parola
perché un genio è pur sempre un "diverso") e che
gente come me se ne conta sul palmo di una mano.L'ultima ipotesi è
quella più reale : sono un mobbizzato conclamato perché
il mobbing contagia, si trasmette anche alle persone che nulla hanno
a che fare col mobbizzato realizzando quello che ho definito un mobbing
latente. Il mio insuccesso è parte integrante del danno da
mobbing che si è realizzato per effetto del demansionamento. Mario,
infatti, evidenzia attraverso l'analisi di sentenze che questo danno
coinvolge la professionalità, la dignità, la reputazione
all'interno e all'esterno dell'azienda comportando oltre che una
mancata progressione di carriera anche insuccessi fuori dall'azienda
a causa dell'obsolescenza da demansionamento che ha intaccato la
vita professionale rendendo non competitivi e facilmente
vulnerabili.
Il danno biologico da mobbing pregiudica la
vita di relazione modificando anche il carattere. Solo la fede mi ha
salvato rafforzando la convinzione che ci sarà un giorno
migliore anche per me, senza vendetta o rivalsa verso coloro che
hanno attuato il mobbing. Ogni sentenza a favore di chi è stato
mobbizzato rafforza questa convinzione. Queste considerazioni
valgono per far riflettere e capire il mobbing anche a chi lo
subisce, che invece crede di saperne di più o forse tutto. Da qui
la necessità della nostra presenza in internet e della
collaborazione di tutti voi.
Gianni
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