Seguire una nuvola, legati dallo Spirito

 

Non è una cosa semplice sapere allontanare dalla nostra mente le nostre idee per poter ascoltare la volontà di Dio, e anche quando ci si riesce, essa ci sembra irrazionale, e chiediamo più volte al Signore se essa è veramente la sua volontà, come se Egli si potesse sbagliare e cambiare idea, perché noi vorremmo che la Sua volontà fosse uguale alla nostra. Ma così ricadiamo in un altro errore: quello di pensare di saperne più di Lui: se Dio vuole una cosa, possiamo fidarci che essa è la migliore per noi, anche se così non sembra. Perché non dovremmo fidarci di Colui che ha dato a morire il proprio Figlio per noi? Perché dovremmo seguire l'esempio di Balaam, che cercava di "ottenere quello che voleva da Dio"? ¹

Vediamo invece due esempi di come è stata seguita una volontà di Dio non proprio immediata da capire...

1. ISRAELE NEL DESERTO

"Durante tutti i loro viaggi, quando la nuvola si alzava dal tabernacolo, i figli d'Israele partivano;
ma se la nuvola non si alzava, non partivano fino al giorno in cui si alzava"
(Esodo 40: 36, 37)

Dopo una schiavitù di secoli, il popolo di Israele trova in Mosé una guida ed un'intercessione verso Dio, e può finalmente riprendere la strada di casa. Personalmente, ritengo che in quella carovana ci fosse una grande impazienza di vedere e di possedere la terra promessa ad Abrahamo. Eppure vi erano dei momenti in cui Israele era fermo.

Questo fa riflettere su come sia importante seguire la volontà di Dio, anche quando sembra contraria alle circostanze. Dio sapeva che il Suo popolo aveva bisogno di riposo, ed il Suo popolo sapeva "attendere un cenno" (Salmo 5: 3).

 

2. PAOLO CHE TORNA A GERUSALEMME

Ed ecco che ora, legato dallo Spirito, vado a Gerusalemme, senza sapere le cose che là mi accadranno. (Atti 20 :22)

Queste sono le parole dette da Paolo. E sono ancora più forti. Israele seguiva una nuvola di spontanea volontà, ma Paolo è addirittura legato dallo Spirito. Afferma di non sapere quello che poteva accadergli: di certo non si aspettava che i Giudei lo accogliessero a braccia aperte...

Perché un potente servo di Dio che ha tanto successo si espone ad un tale rischio? Semplice: perché Dio aveva un piano per Lui: una barca per Roma. Paolo non lo sapeva, però sapeva che Dio a Gerusalemme gli aveva preparato un'opera importante da compiere, e non badava al pericolo di finire lapidato un'altra volta. Si era ormai affidato a Gesù.

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Preghiamo affinché la voce dello Spirito Santo si faccia sentire più forte dentro di noi, più forte di tutte quelle cure per le quali ci struggiamo, che possiamo avere il coraggio di temere di Dio, l'orgoglio di essere umili, la fermezza nell'obbedire al Padre anche quando non comprendiamo. Allora potremo essere certi di vedere la Sua mano che si muove verso di noi ed opera.

  ¹Nota: "Getting what you want from the gospel: the error of Balaam" è un articolo di Keith Green, utile per l'approfondimento della tematica.

 

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