Nike: senza titolo, Ora sei.
Racconto: Ipòcrisia.

Muttley: I , II , III.




Presagi di morte
Oscurità incombenti
Prendetemi
Prendete tutto il mio calore
Il candore dei seni
E tutte le ombre che vi risiedono
Le mie cicatrici
Le mani mute
A questa luce che trema
In cima ad una candela
Fuoco che oscilla
Dentro i miei occhi
E la rabbia si spegne
E strisciando
Diviene disperazione

Respirare
Diviene impossibile
Vorrei averne la forza
Ogni boccata d’aria velenosa
Un insulto
I miei gomiti affondano nella terra
La testa
Ridotta ad un inutile peso
Vivere
Una parola
Un suono fastidioso
Troppe volte prodotto
Pronuncialo
Gridalo forte ora
Resterà sospeso nel vuoto
Di ogni mio giorno
Di ogni mio incubo
Di ogni mai ora
Di ogni mio risveglio

Se solo riuscissi a comprendere
Dove si cela
Quel luogo maledetto
Dove le lacrime nascono
E gli arcobaleni prendono vita
Dopo ogni pioggia
Nike





ORA SEI
Ora non sei più
Ora ti ho sgretolato
Ora sei solo nell’aria
Ora sei parola morta

Una volta vibravano suoni
Accordi dolciastri e pomeriggi
Volavano sorrisi e incertezze
Tra lenzuola color tramonto

Una volta era Vita
Tramutati in intrecciate serpi
Vivevamo il dolore di essere sciolti
E il ritmo soave delle giornate
Scandito contando le ombre sul muro

Una volta riempivamo ogni stanza
Dolcezza di non essere liberi
Proprietari e guerrieri
Combattevamo per ogni centimentro di pelle

Ora sei terra rossa che scivola
Ora sei il tempo che ti ho aspettato
Ora sei il freddo che mi paralizza
Ora sei ancora tutto
Nike




Solidi rami secchi
reggono sogni lugubri
chiusi dentro balocchi
da portamenti sobri
dita che con matite
segnano visi assurdi
perse le loro vite
dietro richiami sordi
lucidi i miei deliri
senza concrete mete
giochi che poi ritiri
quando non hai più sete
Muttley





Ho versato la tua essenza
in un bicchiere.
Ho brindato sotto la luna
ed è cominciato il viaggio.
Ho percorso un mondo diverso
finoggi sconosciuto.
Ho raggiunto le cime più alte,
la felicità più grande.
Ho dischiuso la scatola
e liberato la mia mente,
facendomi trasportare dal tuo vento.
Ho bruciato i miei timori
in un fuoco caldo,
e liberato i miei sogni
in un eterno abbraccio.
Ho aperto il mio cuore
per crearci il tuo regno,
e fatto cullare i miei sguardi
dai tuoi occhi azzurri.
Ho filmato ogni istante con te
in miliardi di fotogrammi,
per averti ogni istante.
So che non esiste droga più forte
di un tuo sorriso,
ne sapore più dolce della tua pelle
o pensiero più bello
per un mio soave sonno.
Muttley