Inchieste

- Professionalità nel mondo della ristorazione.
- I vini di Sardegna.


Professionalità nel mondo della ristorazione.
Il mondo ristorativo è vario e allo stesso tempo complicato, non esistono a tutt'oggi regole chiare nel settore.
Se andiamo a leggere i principi fondamentali sulla quale si basa la nostra Costituzione troviamo che: art.1 “L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro“; art.4 “la nostra Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendono effettivo questo diritto“.
Capita spesso di recarsi in una struttura ristorativa e di trovare personale poco competente e professionale. Nella realtà, dal mezzogiorno in giù, si tratta spesso di lavoratori pagati in nero che lavorano 15-18 ore giornaliere per cifre ridicole. Ci si lamenta sempre che in Italia c'è poco lavoro ma allo stesso tempo siamo noi i primi, che per guadagnare un minimo in più d'estate, siamo disposti a svolgere le mansioni più disparate con orari impensabili.
Perché i datori di lavoro assumono personale non qualificato o senza alcun titolo di studio? La risposta e facile da trovarsi, perché costa meno, e poco professionale e non inserito nel settore quindi non conosce il valore del proprio ruolo o non può permettersi di rifiutarlo.
Ci fossero maggiori controlli all'interno delle strutture ristorative forse ci sarebbe meno lavoro nero, dato che è uno dei settori professionali poco valorizzati dove gli albergatori stessi ne approfittano.
Assumere dieci camerieri in nero, costa dieci volte in meno che regolarizzarli.
Se andiamo avanti a leggere gli articoli della nostra cara costituzione mi rendo conto che l'art.36 dice chiaramente che “Il lavoratore a diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a se e alla propria famiglia un esistenza libera e dignitosa“.
Non tutti gli albergatori assumono in nero certo non voglio essere drastica, ma comunque chi regolarizza il personale lo fa con contratti per sei ore e 40 min. E retribuzione sindacale ma se poi si va a ben vedere si lavorano 18 ore giornaliere e paga sindacale.
Contratti fasulli che non lasciano scampo nel settore, c'è talmente richiesta che chi rifiuta trova subito un'altro pronto a subentrargli.
Quando poi finalmente riusciamo attraverso un colloquio ad essere assunti in prova ci viene comunicato che tale prova non verrà retribuita, perché? Semplice molte strutture attraverso il famoso periodo di prova che varia da una a due settimane riescono a coprire un'intera stagione, guadagnando miliardi e non versando alcuna lira.
Ma se leggiamo l'art. 2096 del codice civile si legge a chiare lettere che “l'assunzione del prestatore di lavoro per un periodo di prova deve risultare da atto scritto”.
Durante questi anni le mie esperienze lavorative nel settore, in quanto diplomata all'alberghiero, rispecchiano, in parte, quanto sopra riportato.
Di seguito viene riportato stralcio dell'articolo pubblicato in un giornale scolastico che trattava il medesimo argomento con interviste ad alcuni ristoratori della provincia di Cagliari.

A quattro proprietari di ristoranti dell'hinterland cagliaritano sono state rivolte le seguenti domande:
1) Cosa pensa del mondo della ristorazione?
2) Ritiene giusto che al giorno d'oggi si lavori in nero?
3) A suo parere è importante che il personale sia qualificato?
4) Ha dipendenti con la qualifica o il diploma conseguito all'istituto alberghiero?
5) Pensa che un'istruzione mirata a questo settore sia necessaria?
6) Cosa significa professionalità?
7) Che consigli può dare ad un giovane che volesse intraprendere questa attività?

I locali presi in esame sono stati: "PIZZERIA SPRINT", "STECK-HAUS”, "PIZZERIA FRANCI", "L’ARANCIO DI MEZZANOTTE".

Le risposte ci sono state date dai proprietari delle strutture.

"PIZZERIA SPRINT"("Sa Barracca”):
1) Stimolante, vario,difficile, coinvolgente, soprattutto mai ripetitivo.
2) No! Ma dove vanno i soldi dei contributi? E perché i datori di lavoro non hanno una reale agevolazione?
3) Dipende dalle varie mansioni: lavapiatti, aiuto-cuoco, cuoco, pizzaiolo, cameriere ecc. ognuno di questi ruoli merita un discorso differenziato.
4) Nessuno .
5) Sopra ogni cosa, in questo settore, serve molta pratica in "trincea", non servono i libri.
6) Saper svolgere correttamente il proprio lavoro e riconoscere le gerarchie, che in questo settore sono sovrane!!!
7) Umiltà ,devozione e fedeltà totale per il datore di lavoro e molta, molta pazienza!!

"STECK-HAUS”:
I) Una cosa meravigliosa per i giovani, comporta molti sacrifici, ma da molte soddisfazioni.
2) Sono sempre stato contrario a questo tipo di lavoro in nero. I ragazzi meritano rispetto per il loro lavoro. Perciò più controllo nel settore.
3) Si preferisce sempre i qualificati. Si può dare di più per i clienti, soprattutto la cortesia e la professionalità.
4) Il sottoscritto (alla scuola dei cuochi di Milano}, 2 camerieri di Alghero e un cuoco. Tanti auguri a tutti gli allievi per questo mestiere meraviglioso.
5) Serve un'istruzione più seria e più professionale.
6) Serietà, gentilezza, preparazione, tutto con amore ed onestà.
7) E una cosa meravigliosa per me, il più bello del mondo, creare qualcosa con le tue mani ti dà tanto.

"PIZZERIA FRANCI":
1) E' un mondo duro e c'e' un leggero calo nella professionalità.
2) No.
3) Preferisco prendere gente qualificata ( dopo aver studiato nell'istituti dediti a fornire giusta qualificazione e professionalità).
4) E un azienda a conduzione famigliare. Ho 2 dipendenti( figli) qualificati.
5) Avere personale qualificato è importante però anche le scuole devono dare una mano in merito. Preferisco assumere personale qualificato.
6) C' è poca professionalità soprattutto qua in Sardegna (e un uomo che ha lavorato in tanti posti in Italia). Per professionalità intendo il sapere offrire determinati servizi e competenze verso i clienti.
7) Fare attenzione, i giovani sono promotori del futuro, bisogna avere una certa sicurezza ed esperienza. Avere maggiori attenzioni da parte della società, la scuola deve fornire conoscenze adeguate ai giovani e dare le basi affinché possano esprimersi al meglio nel mondo della ristorazione.

"L’ARANCIO DI MEZZANOTTE"
1) Il mondo della ristorazione è in forte calo per la crisi di lavoro.
2) No, non lo ritengo giusto, però in certi casi si è obbligati per le ingenti tasse che ci impone il governo.
3) E 'importante prendere persone qualificate.
4) 2 dipendenti
5) E' importante un'istruzione mirata.
6) Professionalità e il saper lavorare e il saper trattare con la clientela e con il personale lavorativo.
7) Cambiare lavoro.

Xanto