home | energia | edilizia | domotica | impiantistica | automazione | Worstation  download |
Impianti Fotovoltaici
Impianti solari     termici
Idrogeno
Edifici passivi

Interventi sugli       edifici finalizzati al     risparmio energetico

Contattami



 

Visita la sezione download, troverai documenti molto utili 

ENERGIA RINNOVABILE AMBIENTE - RISPARMIO ENERGETICO
 

Responsabili
Ing. Domenico Di Sabato
 

Impianti fotovoltaici

La tecnologia fotovoltaica consente la conversione diretta dell'energia solare in energia elettrica. La conversione avviene per mezzo di celle fotovoltaiche che devono essere collegate elettricamente tra loro a formare i moduli che dovranno essere orientati quanto più possibile perpendicolarmente alla radiazione solare. I moduli fotovoltaici possono essere usati sia singolarmente (un modulo da 36 celle può caricare una batteria da 12 V) che collegati tra loro in serie e parallelo così da formare stringhe e campi fotovoltaici. Il motivo per cui la maggior parte dei moduli fotovoltaici commerciali è composta da 36 celle in serie dipende dalle prime applicazioni che vedevano questi dispositivi collegati stabilmente ad accumulatori al piombo al fine di assicurarne un buon stato di carica. A tutt'oggi, in relazione alle esigenze di applicazioni anche per grandi potenze, l'industria fotovoltaica realizza moduli commerciali di potenza ed area doppia (72 celle, circa 130W). L'energia prodotta da un generatore fotovoltaico viene solo raramente utilizzata direttamente dalle utenze elettriche collegate. In genere, invece, tra produzione e utenza sono interposti dispositivi e circuiti con funzioni elettriche ben precise. Per compensare l'aleatorietà della fonte solare rispetto alle richieste di un carico elettrico si fa ricorso all'uso di batterie di accumulatori. Quando poi, infine, è necessario disporre di energia elettrica sotto forma di corrente alternata a 230V monofase o 400V trifase con caratteristiche del tutto analoghe alle forniture in bassa tensione esercitate dalle società distributrici di energia elettrica, l'utilizzo di convertitori statici o inverter è una strada obbligata. In alcuni casi provvedono ad effettuare anche il parallelo delle stringhe fotovoltaiche e ad acquisire dati di funzionamento gestendone la trasmissione verso un computer di controllo. Va inoltre ricordato che, in alcuni casi, gli impianti fotovoltaici possono interagire con altre fonti energetiche rinnovabili (ad esempio nel caso degli impianti eolico/fotovoltaici) e/o avvalersi di gruppi elettrogeni tradizionali per far fronte a lunghi periodi di maggior consumo e minore produzione. Le prestazioni, i componenti impiegati e la taglia dei sistemi fotovoltaci dipendono dalle specifiche applicazioni, ma sono in linea di massima raggruppabili in due macro-categorie

Schema generale

 Se il sistema non fa parte di una rete impiantistica più complessa (sistemi integrati) le tipologie d’impianto possono essere di due tipi:

  • Sistema Isolato (Stand – alone) [Consumo medio o basso consumo] (utilizzo di batterie d’accumulatori per aumentare l’autonomia);
  • Connessione in rete (Grid – connected) (inserimento in parallelo con la   normale rete elettrica).

Esempi applicativi del primo caso sono:

  • Pompaggio dell’acqua;
  • Autonomia elettrica delle abitazioni isolate;
  • Alimentazione di stazioni radio, di stazioni di rilevamento e trasmissioni dati, di apparecchi telefonici, ecc;
  • Carica di batterie;
  • Impianti di potabilizzazione dell’acqua;
  • Segnaletica stradale e boe marittime.

Esempi applicativi del secondo caso sono:

  • Sistemi fotovoltaici integrati negli edifici civili e industriali;
  • Centrali di generazione dell’energia elettrica.

I vantaggi e gli svantaggi, di tale sistema possono essere classificati, quali: produzione di energia elettrica, energia questa di alto valore che può essere impiegata in modi molto diversi

- assenza di combustibile- miglioramento dell'ambiente, in quanto non avviene la produzione di rumori, sprechi, emissioni o dispersioni di calore

- modularità dei sistemi, che permette l'installazione di questi in piccole unità, in prossimità al punto di consumo dell'energia

- tecnologia collaudata e matura in uso da 30 anni, e tra le tecnologie energetiche più promettenti del futuro;

- è necessario un utilizzo diffuso negli edifici al fine di dare una produzione significativa di energia - possibile miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni rurali del Terzo Mondo

- modularità del sistema

- versatilità

- assenza di parti in movimento, che consentono ridotte esigenze di

manutenzione

- facilità di integrazione nel contesto urbano.

L'applicazione però, che sembra essere più promettente, è quella dell'integrazione del fotovoltaico negli edifici.Infatti, i moduli fotovoltaici integrati in un edificio non richiedono spazio addizionale, riducendo quindi costi e utilizzo del suolo, qualora vengano veramente integrati in un edificio, ad esempio una facciata fotovoltaica, gli elementi convenzionali dell'edificio possono essere omessi. Un inserimento degli elementi ben progettato architettonicamente può migliorare l'aspetto dell'edificio, e allo stesso tempo può rappresentare una caratteristica pregevole, dal punto di vista estetico. Generalmente un edificio con elementi fotovoltaici integrati è immediatamente percepibile, stimolando spesso discussioni e imitazioni. L'uso di sistemi fotovoltaici in un edificio è un'affermazione molto visibile dell'interesse dei proprietari verso i temi del risparmio energetico e della difesa dell'ambiente. A questo proposito i moduli fotovoltaici possono essere impiegati per:

- copertura di tetti

- rivestimenti di facciate (in restauro e rinnovo ad esempio)

- elementi montanti e traverse o facciate continue

- elementi di schermatura dal sole quali pensiline poste davanti alle

finestrature

- schermatura solare per lucernari

- pensiline per parcheggi

- sistema di alimentazione per apparecchiature isolate

- possono essere presi in considerazione al fine dell'installazione di elementi

fotovoltaici, vaniscala, ascensori e pareti senza finestre.

L'integrazione e il rendimento energetico vengono ottimizzati nel momento in cui l'implementazione dei sistemi fotovoltaici è prevista sin dalla fase di progettazione dell'edificio e se è disponibile un'area inclinata e senza ombre.

Lo Studio offre consulenza, studi di fattibilità e progettazioni esecutive di impianti Fotovoltaici Stand – alone o Grid – connected per ogni tipo d’applicazione civile o industriale.

top ^

Impianti solari termici

Il Sole riversa sulle terre emerse una energia radiante pari a circa 19 mila miliardi di Tep che l’uomo ha imparato ad utilizzare, tecnologicamente parlando, solo da pochi anni. Alcuni sistemi, come quello fotovoltaico, sono più complessi e servono a produrre energia elettrica, altri più semplici, sono i pannelli solari termici. Banalmente questi pannelli fanno, in maniera più efficiente e tecnologicamente avanzata, quello che il sole fa quando, in un giardino, riscalda fino a 50° -   60°  l’acqua rimasta all’interno di un tubo per l’innaffiamento. Il pannello solare (o collettore) serve a catturare l'energia che giunge dal sole per produrre acqua calda ad una temperatura che può raggiungere i 60-70 °C. questa viene accumulata in un apposito serbatoio in modo da poter essere utilizzato per gli usi sanitari. Malgrado le varianti costruttive dei collettori si possono individuare le seguenti parti:

- pannello solare, simile ad un radiatore che permette di trasferire il calore assorbito dal sole all'acqua del serbatoio riscaldandola

- il serbatoio di accumulo dell'acqua riscaldandola con l'aggiunta eventualmente di una pompa per la circolazione forzata dell'acqua

- i collegamenti e tubazioni idrauliche del circuito

- la staffe metalliche di montaggio per la posa in opera.

Le differenze (tecnologiche, di materiali impiegati, di costo, etc) sono originate dall'adattamento della tecnologia alle diverse necessità degli utenti ed anche alle diverse condizioni di installazione e di impiego: sono così disponibili pannelli sottovuoto, pannelli solari vetrati, pannelli vetrati ad aria calda, pannelli scoperti. Tutto questo è possibile e lo Studio offre una consulenza sui possibili impieghi del solare termico e una progettazione con soluzioni impiantistiche adeguate alla maggior parte dei problemi d’impiego pratico.

top ^

Idrogeno

Nei prossimi decenni il consumo energetico mondiale aumenterà in modo impressionante. Per far fronte ad un tale incremento si farà sempre più ricorsoalla fonte fossile, che coprirà anche nei prossimi decenni più dell’80% dell’energia primaria mondiale. Tuttavia i giacimenti di gas naturale e di petrolio continuano a diminuire e con il trascorrere del tempo si esauriranno. Ciò porterà ad un continuo aumento dei prezzi di queste energie primarie. Il dibattito relativo all’impatto ambientale (effetto serra, piogge acide) connesso all’impiego di combustibili fossili è ormai aperto da tempo. È probabile ed auspicabile che le fonti rinnovabili, come l’idroelettrico, e le nuove fonti rinnovabili, come il solare termico, il solare fotovoltaico, l’eolico, la biomassa e la geotermia, assumeranno nel corso dei prossimi decenni un’importanza sempre maggiore. Molte persone si chiedono perché non usare l’idrogeno come fonte di energia pulita giacché la sua combustione produce semplicemente acqua. Tale entusiasmo va subito ridimensionato: l’idrogeno non è una fonte energetica primaria, ovvero non è un combustibile che si trova allo stato “libero” in natura. Esso deve essere prodotto a costo di energia e denaro, attraverso l’elettrolisi o la trasformazione di altre fonti energetiche primarie. Pertanto, quando si parla di un prodotto o di un servizio, l’intero ciclo energetico deve essere considerato. L’idrogeno è infatti solo un anello di una catena. Per elettrolisi si intende molto brevemente, la scissione dell’acqua (H2O) nelle sue componenti idrogeno (H2) e ossigeno (O2) tramite energia elettrica. La scissione (rendimento = 70%) di un litro d’acqua richiede per esempio circa 6.3 kWhel di energia elettrica. Il contenuto energetico dell’idrogeno così prodotto (circa 1.3 m3) corrisponde approssimativamente a 4.41 kWh di energia chimica. Volendo nuovamente ricavare energia elettrica da 1.36 m3 di idrogeno con l’impiego di un ciclo combinato (turbina a gas e turbina a vapore) oppure di una cella a combustibile si otterrebbero circa 2.2 kWhel di energia elettrica

 

I numeri appena riportati potrebbero far apparire molto discutibile e poco conveniente la tecnologia dell’elettrolisi per la produzione di idrogeno. In realtà, il procedimento sopra descritto può essere interessante a determinate condizioni. Si pensi all’utilizzazione di energia idroelettrica in estate (basso costo, abbondanza) e allo sfruttamento dell’idrogeno immagazzinato in inverno. In questo caso, l’analisi potrebbe risultare più favorevole sia dal punto di vista economico che da quello ecologico. In questo settore lo Studio è impegnato nella prototipazione di uno scooter elettrico che utilizza come vettore energetico proprio l'idrogeno con prestazioni superiori ad un normale mezzo dotato di motore endotermico. In particolare si è previsto un azionamento tramite due mori elettrici (uno per ogni ruota) gestiti tramite un'unica scheda di controllo. A breve saranno disponibili sul sito alcune foto di particolari costruttivi di tale prototipo, sperando inoltre in una futura commercializzazione a prezzi competitivi rispetto ai tradizionali mezzi endotermici.

top ^

Edifici passivi

L’edificio è visto come un tutto unico nel quale i singoli elementi murature esterne e interne, copertura e solai, finestre collaborano al raggiungimento del comfort termico e del benessere degli abitanti, sfruttando la fonte di energia gratuita per eccellenza: il sole. Per ottenere questi risultati non sono necessarie impegnative opere di impiantistica o chissà cos’altro, basta semplicemente costruire l’edificio con materiali adatti, ben disporlo rispetto ai punti cardinali e studiare con attenzione la distribuzione degli spazi interni.

Il riscaldamento e il raffrescamento con i sistemi solari passivi si può ottenere mediante:

  • I sistemi a guadagno diretto.
  • I sistemi a guadagno indiretto: La parete ad accumulo; La parete solare a termocircolazione.
  • I sistemi a guadagno semidiretto: le serre.
  • I sistemi a guadagno isolato: Collettori d’aria; Collettori ad acqua; Il sistema solare o sistema Barra – Costantini;
  • I sistemi naturali di raffrescamento.

Interventi sugli edifici finalizzati al risparmio energetico

Analisi delle dispersioni energetiche dalle strutture perimetrali disperdenti opache e vetrate propedeutiche alla proposta di interventi volti ad aumentare il grado di isolamento termico dell’abitazione (coibentazione).

Analisi degli impianti energetici esistenti e interventi di recupero e ottimizzazione energetica.

top ^

Home page

 

 Studio Tecnico  -  Manfredonia (Fg) Via Ospedale Orsini 50  tel. 0884 231012 - cell. 347 4071077