ItaliaOrdine del Tempio S.M.T.H.O. Casella Postale 48 -60025 Loreto, e-mail: segreteriatemplari@libero.itComunità Europea

» Home Page

» Precettoria d'Italia

» Il Gran Precettore

» Il Sacro Graal

» Noi e la Chiesa

» Amici dei Templari

» Comunicati  

» Echi di Stampa 

» Il nostro Papa 

» Il nostro Patrono

» Links

  Echi di Stampa

 
Articolo tratto dal Bollettino Salesiano n. 32 dell'1 ottobre 1987
 
DVD allegato alla Macchina del Tempo di Alessandro Cecchi Paone del maggio 2006

Rocco Zingaro's Roman Templar Vial

The following article was posted in the Boston Globe on August 18, 1995. Italian religious order says it, not Briton, has Holy Grail 

ROME - The plot surrounding the age-old quest for the Holy Grail thickened yesterday when members of a mysterious religious order claimed the relic, used to collect the blood of Christ, was in their hands. The Order of the Knights Templar, who claim descent from the order founded in 1120 in Jerusalem by French crusaders, presented what it said was the Holy Grail during a news conference at its headquarters in an apartment in a rundown suburb of Rome. "We have decided it is time that the world knew about the grail's true whereabouts," said Rocco Zingaro di San Ferdinando, grand master of the Templars in Italy, holding up a minute green, mottled-glass flask. Zingaro was the second person in less than a week to claim possession of the Holy Grail, which according to Christian tradition was used as the chalice by Jesus Christ at the Last Supper before his Crucifixion. Last week, a British amateur historian, Graham Phillips, said an onyx goblet he found in the attic of a house in central Englad was the relic. At least three churches in Europe also claim to house the real grail, and numerous historical detectives throughout the ages have claimed to have discovered the relic. "We have unveiled the true Holy Grail partly in response to last week's false claim that the grail had been found in Britain and partly because as mankind approaches the year 2000 it is in need of the grail for its salvation," Zingaro said. He said the true grail was given to the Templars 20 years ago by the late Italian academic Antonio Ambrosini, who belonged to the order. The relic has since been housed in the order's headquarters. "Ambrosini traveled the world visiting both Africa and South America. He recovered the grail from a Coptic monastery in Egypt. He gave it to me as a wedding gift, saying it would eventually bring peace to the world," Zingaro said. 
[REUTERS, Boston Globe 18Aug95] 

 

 
Intervista raccolta da Flaviano Selli


IL NUOVO PARSIFAL


A Rocco Zingaro, uno degli eredi delle tradizioni templari, abbiamo chiesto qualche particolare in più circa la Sacra Reliquia in suo possesso.

Come è entrato in possesso del Sacro Calice? Quali sono le prove a favore della sua autenticità? Lo farà sottoporre a degli esami di laboratorio?

«Mi è stato donato dal professor Antonio Ambrosmi, docente emerito dell'Università di Roma, vent'anni fa nel giorno delle mie nozze. Lo rinvenne in Egitto, in un monastero copto, ed era sicuro che fosse il Graal. Ambrosmi era un grande etudito, un gentiluomo; io mi fido delle sue parole. «Non posso esibire prove e documenti, ma sono sicuro che si tratti del Calice usato da Gesù nell'Ultima Cena. Comunque è stato già periziato da uno storico gesuita che ha confermato l'autenticità del reperto facendolo risalire a un periodo compreso tra il I ed il H secolo a.C. Sono completamente disponibile per qualsiasi test, analisi o ricerca».

Come mai ha deciso solo ora di rivelarne l'esistenza? Avrebbe mantenuto il segreto se non ci fosse stata la notizia del ritrovamento in Inghilterra?

«Senza le pretese di Phillips saremo stati zitti un altro po', invece abbiamo dovuto far valere la maggior credibilità dei Templari dal punto di vista storico. Abbiamo inoltre rotto il riserbo per altri tre motivi: non sopportavo più la spropositata risonanza data dai mass-media ad altre similari false scoperte in varie parti del mondo; l'atteggiamento di apertura del Papa in più campi, specialmente in quello femminile, la Sua indulgenza verso i peccatori; infine, a pochi anni dal Duemila, mi sembra doveroso rendere pubblica questa testimonianza sacra nella speranza che riaffermi i valori universali della pace e della fraternità». 

Che cos'è esattamente il Sacro Graal e che cosa rappresenta per i Templari?

«Secondo la tradizione era il Calice usato da Gesù nell'Ultima Cena. In seguito, il discepolo Giuseppe d'Arimatea lo depose ai piedi della Croce per raccogliere le divine gocce di sangue di Cristo. In questa credenza si intrecciano elementi storici e leggendari, tradizioni celtiche e cristiane. Ai tempi delle Crociate la Sua custodia venne affidata proprio ai Cavalieri del Tempio. Il Graal è un'opportunità per l'uomo di riflettere sul suo viaggio verso il terzo millennio, che porta l'opportunità di avvicinarci a Dio. È la forza del Bene, ed è un obiettivo per la meditazione che porterà la pace nel mondo».
Chi furono e chi sono attualmente i Cavalieri dell'Ordine dei Templari? Quali sono i vostri ideali e progetti?
«I Templari furono la spada della Chiesa, la difesa dei pellegrini, coloro che sotto una sola bandiera portarono all'unità europea, perché combatterono per gli stessi ideali. Se i potenti di allora avessero voluto ascoltare quello che era il progetto dei Templari, l'unità europea si sarebbe attuata sin dal 1200. La scomparsa dei Templari, che ebbe come conseguenza la fine di questo disegno unificatore, fu dovuta proprio all'invidia e alla gelosia di questi potenti che si combattevano l'uno contro l'altro, e che temevano l'estinzione dei loro regni. Oggi i Templari sono coloro che intendono portare avanti, specialmente nella vita di tutti i giorni, gli ideali della Cavalleria, ossia il comportarsi nella maniera più corretta possibile con un pizzico di etica e di morale. Ci sono valori fondamentali nella vita che non si possono cancellare; è questo che in effetti si richiede al perfetto cavaliere. E importante alle soglie del 2000 rinnovare il patto di alleanze con Dio e l'uomo, perché la legge è una sola ed è stata scritta col fuoco, quindi l'essere umano deve rispettare la Legge del Dio Universale che deve essere uguale per tutti senza distinzione di credo o razza».

Perché è molto importante essere riconosciuti dalla Chiesa nonostante l'ingiusta persecuzione perpetrata nei vostri confronti?

«Papa Clemente V operò una sospensione dell'Ordine pro-tempore e non in via definitiva, ma provvisoria. Non potendo condannare i Templari a causa del processo stesso che si svelò una farsa a questo punto (il Papa lo sapeva molto bene), allora emise questo provvedimento temporaneo. Siccome i cardinali di quel tempo si rifiutarono di firmare la bolla papale, allora Clemente V dovette farla motu proprio; ecco perché c'interessa ristabilire i rapporti con la Chiesa: solo un altro papa può togliere la bolla di Clemente V. Visto che la Chiesa sta dimostrando di voler rivedere la sua storia passata, ponendo rimedio agli errori commessi, il fatto dei Templari diventa una questione di giustizia: sarebbe perciò molto importante e opportuno che la Chiesa si pronunciasse, soprattutto per far piazza pulita di coloro che hanno speculato sul buon nome dei Templari, il cui vero Ordine deve essere rivalutato dalla Chiesa stessa. Comunque, già dal 1991 abbiamo ottenuto la protezione e la benedizione del Patriarca di Antiochia e di tutto l'Oriente, e del Patriarca latino di Gerusalemme. I Patriarchi come potere sono uguali al Papa, è l'imprimatur che è diverso, quindi se l'imprimatur viene dalla Chiesa di Roma, per noi sarebbe meglio.
Allo stesso tempo io personalmente desidero confermare, indipendentemente dalla posizione che assumerà la Chiesa, la volontà di donare il Calice del Graal al Santo Padre, come omaggio di devozione filiale, in quanto io sono cattolico, apostolico romano per discendenza di famiglia, per educazione e soprattutto per credo. Stranamente alle soglie del 2000 questo sacro oggetto è giunto nelle mie mani, e come mi è stato donato cosi voglio darlo al Papa, perché credo che debba averlo».