Sono cristiani di origine siriana, e prendono il loro nome da Marone, Santo
eremita vissuto nel quinto secolo. Non abbiamo molte notizie sulla vita di
questo grande Santo sappiamo con certezza che era un anacoreta ed è vissuto in
Siria probabilmente nella regione di Apamea (oggi At al-Madiq). Egli fuggiva il
mondo e quindi decise di vivere sulla montagna all'addiaccio nelle rovine di una
antico tempio pagano. Il Signore oltre alla grazia, gli aveva accordato il dono
delle guarigioni ed egli si prodigò sempre durante la sua vita a curare con le
sue preghiere non solo il corpo ma anche l'anima dei fedeli che si recavano nel
suo eremo. Alla morte avvenuta forse nel 410 si accese una disputa fra gli
abitanti del luogo per il possesso del suo corpo e questa fu vinta da quelli del
villaggio più grande ed essi per onorare la preziosa r eliquia costruirono una
chiesa molto bella e sontuosa. Probabilmente intorno a quella chiesa, fu eretto
successivamente un monastero dedicato a San Marone che diventò il più importante
della Siria. Fu distrutto dalle scorrerie degli arabi intorno al X sec. e di
esso ne è rimasta nessuna traccia. La testa di San Marone è conservata in Italia
nella cattedrale di Foligno.
I discepoli di San Marone fedelissimi all' ortodossia della Chiesa cattolica
erano molto stimati dai fedeli che da ogni parte accorrevano presso i loro
monasteri per porsi sotto la loro protezione e dividerne la onorifica
denominazione di "Maroniti". Attorno ad essi nacque il primo nucleo della Chiesa
e del popolo maronita.
I Maroniti erano diffusi in Siria, quando in seguito alla dominazione araba
(626-750) furono costretti ad abbandonare quel Paese per trovare rifugio nelle
montagne del Libano allora praticamente disabitate. In questo periodo i monaci,
e i vescovi decisero di eleggersi un Patriarca che oltre ad averne la direzione
spirituale possedeva anche dei poteri temporali gli erano stati assegnati dagli
Arabi, dai Crociati, dai Mamelucchi e dagli Ottomani. Anche per questo la storia,
del Libano si intreccia con quella dei Maroniti che nel Patriarca hanno sempre visto
oltre che il difensore della Fede anche quello della giustizia e della libertà del suo popolo.
Con l'arrivo dei Crociati nel 1098, per i Maroniti cominciò una nuova epoca.
Essi li aiutarono a consolidarne la conquista e furono ripresi i contatti con la
Chiesa latina interrotti in seguito alla dominazione Araba e fu rinsaldata la
loro fedeltà alla Chiesa di Roma. Tutto questo durò fino al 1244 con la caduta
di Gerusalemme.
Dal 1291 al 1516 la Siria e il Libano passarono sotto la dominazione dei
Mamelucchi e in seguito sotto la dominazione Ottomana, e cessò ogni contatto con
l'occidente, ma nonostante questo i Maroniti godettero di un periodo di
relativa tranquillità, prosperità e pace.
La pace durò fra alterne vicende, praticamente fino al 1860, quando i drusi
sobillati dai Turchi preoccupati della relativa autonomia dei maroniti, li
massacrarono.
Si parla di più di ventimila morti e di fronte a tali atrocità su richiesta di
Papa Pio IX sollecitato da Patriarca Maronita, intervennero le potenze europee e cioè,
la Francia, l'Inghilterra, la Russia e l'Austria che organizzarono una spedizione
militare e nel 1861 fu dato ai Maroniti un nuovo statuto che resse fino alla prima
guerra mondiale (1914-1918).
Il Libano sarebbe stato governato da un Presidente cristiano, nominato dai turchi
e con l'assenso delle potenze europee.
Dopo la prima guerra mondiale il Patriarca Maronita Elias Hoyek sostenne al
Congresso di Versailles l'indipendenza del Libano e il 31 agosto 1920 la Francia
e l'Inghilterra ne dichiararono il riconoscimento come stato indipendente
denominato "Grande Libano" ubicato all'interno delle sue frontiere storiche e
geografiche. Da questo momento la sovranità delle grandi potenze diventa
soltanto teorica. Il 26 maggio 1926 "Il Grande Libano" si trasforma in
Repubblica Libanese, viene promulgata la costituzione adottando un regime
parlamentare.
Nel 1944 cessa il mandato Franco-britannico sul Libano e questi ottiene la piena
indipendenza.
Attualmente il Libano la cui capitale è Beriut conta circa 3.200.000 abitanti e
di questi circa la metà è di religione cristiana e l'altra metà di religione
mussulmana.
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