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Passo Duran - Forcella Staulanza - Passo Fedaia -- Itinerari

Il giro è un circuito che vi porterà da Agordo verso la Marmolada sulle strade percorse anche dal giro d'Italia.

La partenza avviene dal paese di Agordo. La strada che prenderemo inizia quasi subito a salire, quindi vi consiglio un leggero riscaldamento prima di partire. Da Agordo prendiamo immediatamente la strada che porta alla prima difficoltà della giornata, il Passo Duran. Questo passo si trova a quota 1600 metri, si tratta di scalare circa 992 metri in 12,5 km. La pendenza massima arriva al 13%, quindi si capisce subito dai numeri che la salita è piuttosto impegnativa. Ma siamo all'inizio del nostro giro le energie sono ancora fresche e scaliamo il Passo Duran senza trovare eccessive difficoltà. Arrivati in cima al passo non ci fermiamo e proseguiamo in discesa passando i paesini di Chiesa e Dont. A Dont giriamo a sinistra e proseguiamo verso nord, mentre il cielo non promette niente di buono, infatti ci troviamo ad affrontare la prossima difficoltà della giornata sotto una pioggia insistente. Cominciamo a scalare la Forcella Staulanza, quota 1773, il dislivello da scalare è di circa 600 metri in circa 10 km. E' una salita non eccessivamente impegnativa, ma dobbiamo affrontarla pensando a risparmiare le energie per il Fedaia. Approsimandosi al passo il freddo si fa sentire e il fatto che siamo completamente bagnati non aiuta molto, sopratutto quando si affronta la discesa... Il tratto in discesa è breve e non permette di asciugarsi, si decide quindi, arrivati a Selva di Cadore di stendere i panni al sole per un quarto d'ora.  Si spera che il sole resista e accompagni la prossima difficoltà, il mitico Passo Fedaia, ma già dopo Caprile ricomincia a piovere e si dovrà affrontare la scalata sotto la pioggia. Il Passo Fedaia non ha bisogno di presentazioni essendo noto a tutti per essere spesso stato teatro delle imprese ( e delle cotte ) dei professionisti del Giro d'Italia. Comunque la salita si trova a quota 2057 metri, dislivello 1061 metri da percorrere in circa 14 km, pendenza media 7,7 % pendenza massima 15 %. Da Caprile fino Malga Ciapela è una salita abbordabile, ma appena supera Malga Ciapela, la salita si fa immediatamente più ripida, qui si affronta quello che mi hanno descritto come il tratto più duro della salita, il lungo rettilineo che porta a Capanna Bill. Effettivamente è duro e sembra non terminare mai, ma essendo mentalmente preparato non lo trovo proibitivo se lo si percorre con giudizio ( cioè con andatura regolare e senza strafare e non trascurando l'alimentazione ). Sotto la pioggia battente superiamo Capanna Bill e mentalmente penso che la parte più dura è superata, e invece mi sbaglio.Passati un paio di tornati di respiro la salita si fa di nuovo durissima e si trasforma per me in un incubo, piove, fà freddo, il paesaggio è plumbeo, le gambe non vogliono più girare e il passo non arriva mai. Per tutti questi motivi e per le troppe energie consumate nelle precedenti due salite gli ultimi chilometri che portano al passo vegono percorsi ad una andatura tale da pregiudicare l'equilibrio....Ma l'esperienza più diffcile deve ancora venire, infatti ora si tratta di scendere ripercorrendo in discesa la strada che abbiamo fatto in salita, ovviamente è una discesa molto ripida, basta lasciare i freni un attimo e la velocità sale vertiginosamente. Il problema è che sul passo fà veramente freddo, siamo bagnati e scendendo mi sembra di congelare progressivamente, questo tra l'altro mi toglie la necessaria concentrazione che richiede una discesa del genere per di più con la strada bagnata. Insomma quando arrivo di nuovo a Caprile tiro un sospiro di solievo, anche se sono mezzo congelato. Ora il programma originale prevederebbe di tornare ad Agordo ripercorreno al contrario il percorso che abbiamo già fatto, cioè scalare al contrario Forcella Staulanza e il Passo Duran, ma le condizioni fisiche dei partecipanti al giro ci consigliano il piano di riserva, cioè tornare velocemente ad Agordo percorrendo la strada Agordina che passa attraverso Cencenighe. La strada è agevole dato che è leggermente in discesa, purtroppo è anche molto trafficata. Arriviamo ad Agordo sotto una pioggia battente e appena scediamo dalla bici naturalmente esce il sole, ma del resto al tempo non si comanda...Complessivamente trovo che questo giro sia piuttosto impegnativo per un cicloturista medio, e dovendo scalare il Passo Fedaia come terza salita, nelle altre due bisogna risparmiare le energie. Se poi, tempo permettendo,  riuscite a completare il giro ripercorrendo al contrario tutto il percorso come era nel nostro piano originale, allora siete degli ottimi granfondisti.

Dati del giro

  • Distanza 107 km

  • Dislivello totale circa 2653 metri

  • Quota Massima circa 2057 metri Passo Fedaia

  • Salita Passo Duran: km 12,5 dislivello, m.992 Pendenza Max 13%

  • Salita Forcella Staulanza: km 10 dislivello, m. 600

  • Salita Passo Fedaia: km 14 dislivello, m. 1061 Pendenza Max 15%

Periodo consigliato: Maggio - Settembre.

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