MAGENTA NERO FATALE
(Edizione Italiana)
112 pagine, {64 pagine di Graphic Novel +
materiale extra: matite & Pinup Gallery}
B/N, cm 21X28, Brossurato, Euro: 20,00

Edito da IL GRIFO EDIZIONI

Londra 1961. Una serie di sparizioni di modelle che posano per la rivista «Bizarre Bazaar» comincia ad allertare il mondo dell’editoria semi-clandestina e non solo.
Un individuo ha deciso di collezionare  fisicamente le sue modelle preferite della rivista. Questi, anche con l’aiuto di alcune sue  assistenti, fa rapire le modelle sotto falsi inviti. Una volta ricevute nella sua dimora, queste vengono  rapite e costrette ad entrare nella sua collezione  privata di “belle statuine”...
Magenta e Lucry,  spregiudicate modelle, fotografe, ladre, con la passione per l’investigazione, decidono, a seguito della sparizione dell’ex collega francese, Charlotte Champagne, di occuparsi del caso e riprendono contatto con Madame Klaw, la torva direttrice di  «Bizarre Bazaar». Dove la polizia brancola nel buio, Magenta e Lucry,  con i loro metodi “originali”, potrebbero forse risolvere il caso?

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Recensione di Giorgio "Giaguaro2" Vernocchi

Esce per i tipi della Edizioni Di (Grifo Edizioni) Nero Fatale, il volume che può essere la svolta decisiva nella carriera editoriale di Magenta, l’eroina del talentuoso autore Nik Guerra. E’ un albo importante: è il primo ad essere sceneggiato allo stesso Guerra, da sempre autore degli strepitosi disegni; è il primo dai tempi del folgorante esordio americano “Invitation to Hell” (di cui il successivo “La villa della follia” ne era solo una sorta di ristampa ridotta) ad avere una corposità narrativa consistente (64 tavole); è il primo in cui viene cambiato l’approccio, ora meno esplicito non solo dal punto di vista dell’esibizione dei contenuti sessuali spinti.

E’ una vera prova d’esame, che Nik Guerra e Magenta superano a pieni voti, perché Nero Fatale è un capolavoro.
L’idea di Nik Guerra per il lancio definitivo di Magenta, quello che la faccia uscire dalla cerchia dei suoi fan agguerriti o dai lettori di X-comics, è di puntare più sulla forza dell’immaginazione, che sull’esibizione fine a se stessa o sulla tavola simpatica ma alla fin fine solo un po’ godereccia, tipica della rivista della Coniglio Editore. Nelle sue tavole avviene allora un sorta di “ritorno al passato”, ma non prettamente nostalgico: il tentativo (riuscito) è quello di creare una sorta di limbo temporale, uno sfasamento tra l’epoca della messa in scena e il suo essere tempo già superato. Nik Guerra non ci riporta ai tempi della Golden Age delle riviste fetish con un’operazione nostalgica, ma prova a portare quell’epoca leggermente fuori dal suo contesto; anche se di poco, trasporta quel mondo ad un tempo leggermente più recente.

Se questa ambientazione è credibile ancora poco prima dell’esplosione della Beat Generation, allora può esserlo anche ai giorni nostri. I debiti a quel mondo, a Irving Klaw e Eric Stanton, sono evidenti nelle immagini di Guerra, ma quello che l’autore riesce veramente a riprendere da questi grandi autori, è il loro essere detonatori dell’esplosività dell’immaginazione; pur se la bellezza e la qualità delle immagini mostrate è altissima, quello che fa la differenza è tornare a sfruttare la potenza devastante dell’immaginazione del lettore. Riuscire a far questo, in un’epoca dove tutto è svelato, rivelato, mostrato e soprattutto esibito, è la vera bravura di Nik Guerra. La trama narrativa non è niente di particolarmente complesso; giusto un pretesto per mettere in scena il mondo di Magenta e compagne, ma è svolto con cura, abilità e semplicità. Alcuni passaggi, si veda quello dell’autista, rivelano l’onestà narrativa di Guerra che non “bara” per ottenere il colpo ad effetto.

Naturalmente il piatto forte dell’albo è l’impatto grafico, curatissimo in ogni dettaglio disegnato, pieno zeppo di citazioni simpatiche e mai pretenziose. La matita di Guerra non è mai stata così magica in una storia a fumetti.
Nel finale, c’è una battuta che esplicita l’approccio di Guerra alla figura femminile. La bellezza femminile, e il suo essere desiderabile che è intrinseco nel ruolo della donna, non è visto come un “peso” come avvenne negli anni della contestazione femminista, ma nemmeno come una merce di scambio come avviene troppo spesso adesso. L’avere la “proprietà del desiderio”, che in fondo essere oggetto del desiderio stesso sancisce, permette alla donna di essere indipendente ed autonoma. Per questo l’esibizione della figura femminile nelle tavole di Nik Guerra non è mai volgare, perché al contrario ne decreta il massimo rispetto.


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IL GRIFO EDIZIONI
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London 1961.
A series of missing models, from "Bizarre Bazaar" magazine,
starts to alarm the world of the clandestine adult books industry and the public opinion .
Somebody has decided to collect physically his preferred models of the magazine.
This guy, with the help of his female assistants, makes to abduct the models through false invitations.
Magenta and Lucry, unprejudiced models, photographers and thievish, with the passion for the investigation, after the disappearance of the ex French model colleague, Charlotte Champagne, they decide to investigate this dark case and they take back contact with Madame Klaw, the grim manager of Bizarre Bazaar…

 

The English version of "MAGENTA NOIR FATALE"
is came out from NBM Publishing!

English Language.
68 pages, black and white,
with embossed and foil stamped cover.
8 ½ x 11, trade pb., $11.99, ISBN 9781561638789
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The English version of "MAGENTA NOIR FATALE" is also available
on USA magazine "SIZZLE" 58/ 59/ 60/ 61 from NBM Publishing:

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"Magenta - Noir Fatal"

French Edition

"Magenta - Noir Fatal"

(Graph Zeppelin / Tabou Editions)

More infos:
http://www.tabou-editions.com/bandes-dessinees/519-magenta-noir-fatal-9791094169094.html


Magenta Nero Fatale © by Nik Guerra
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