Una
pittrice con
un unico occhio.
La
ricerca del
pigmento perfetto.
Un
profumiere furibondo,
in un surreale
incaglio
nel
suo aspro ritorno
verso casa,
in
Corsezia, terra
eldorado degli
artisti,
in
cui ha luogo
il festival
di Spaccialarte.
Dagli
inchiostri conosciuti,
curati e corposi
di Nik Guerra
e
dagli scritti
eclettici e
appassionati
di Cristina
You bad Girl,
un
fumetto adatto
a tutti.
Una
graphic novel
artistica, nuova,
da respirare
in
un unico, goloso
afflato.
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COCO' - Nell'arte, Nel Respiro
L'autentica ed originale graphic novel di COCO' (2014)
Soggetto e sceneggiatura di Cristina You-Bad-Girl (www.you-bad-girl.com)
Disegni di Nik Guerra (www.nikguerra.it)
98 pagine in bianco e nero, e colore piene di elementi fantasiosi, piccanti e misteriosi!
(42 pagine di graphic novel + vari sketches e pinups)
Dimensioni: cm 21X28
Lingua: Italiano
Edito da: Il Grifo Edizioni Di
Il videoclip di "COCO' - Nell'arte, Nel Respiro":
https://www.youtube.com/watch?v=T3DsNi458Fk
"COCO'
- Nell'arte,
nel respiro"
Recensione
di Moreno Burattini
Ho letto "Cocò - Nell'arte, nel respiro" di Nik Guerra e Cristina You-Bad-Girl (Edizioni Di, 2014, brossurato, 100 pagine, 20 euro). Sono un ammiratore dell'arte di Nik Guerra da tempi non sospetti (cioè, da quando lo conoscevamo in pochi). Dopo il successo internazionale della sua eroina fetish Magenta parlarne in termini entusiastici è diventato più facile, ma continua a venirmi spontaneo. Il suo ultimo libro propone però un nuovo personaggio e cambia registro, presentando quello che in quarta di copertina viene definito "un fumetto adatto a tutti" (secondo me, una definizione, per quanto paradossale possa sembrare, limitante: chissà perché, qualcosa di "adatto a tutti" sembra sottoposto a vincoli invece di apparire più libero). Manca, è vero, il sesso; non manca però il glamour, che fa parte da sempre della cifra stilistica dell'autore. Così come non mancano la malizia e la poesia mescolate insieme in un unico cocktail, in un tratto grafico sensuale e intrigante, onirico e ipnotico.
Guardando le matite del racconto, quasi tutte riproposte in appendice all'opera (come un'opera a se stante, diversa e addirittura più coinvolgente ed avvolgente), si capisce come uno dei punti di riferimento di Nik Guerra sia Leone Frollo, ma poi le chine fanno pensare a Pichard e a Stanton, finché ci si rende conto che in realtà Nik ha trovato, e non da adesso, una sua strada personale ed è in grado di raccontare storie anche diverse da quelle a cui ci ha abituato in precedenza. Una, per esempio, come questa, suggerita da Cristina You-Bad-Girl: una sorta di favola sexy in un universo alternativo popolato da pittori, clown, profumieri, musicisti che orbitano attorno alla immaginaria città di Corsezia, un non-luogo da perenne Belle Epoque dove si tiene il festival di Spaccialarte, un tempo di moda ma ora in crisi perché più tutti si credono artisti meno l'Arte prospera.
Cocò Von Sade, pittrice geniale ma che non espone i suoi quadri, cerca i pigmenti perfetti sperimentandoli sul suo corpo e forse proprio per questa è cieca da un occhio, leso dalle esalazioni; il profumiere Morel Marcel è un altro genio al par suo quando mescola gli aromi più improbabili distillati come soltanto lui sa. I due hanno un rapporto conflittuale ma dal loro incontro l'Arte trionfa
"COCO'
- Nell'arte,
nel respiro"
Recensione
di Giorgio
"Giaguaro2"
Vernocchi
Il recente lavoro del formidabile disegnatore Nik Guerra (Magenta) è segnato e contrassegnato dal folgorante esordio ai testi di Cristina You Bad Girl. Non che l'impatto grafico del lavoro del bravissimo Guerra venga meno, tutt'altro. Le tavole sono strepitose, pregne di talento ma anche di una cura certosina per il particolare e per l'aspetto grafico generale. Sontuosa la resa di alcune situazioni oniriche, su tutte quella della foresta dove l'artista toscano riesce, per l'occasione, a coniugare in modo mirabile il suo background legato al disegno fetish ad uno stile decisamente autoriale. La componente grafica è quindi il piatto forte dell'opera, in quanto ogni tavola è ricercata e rifinita nel dettaglio ma anche nel suo insieme, per un risultato finale di livello sopraffino. O forse no. Cioè, forse non è la componente grafica, pur nella sua eccellenza, la cosa più rilevante nell'opera.
La variabile imponderabile, o comunque di difficile decifrazione, sono i testi di Cristina. Da questo punto di vista, l'albo è spiazzante. Cristina mesmerizza il lettore, e lo fa scopertamente, con l'uso di filastrocche suadenti e termini inventati dal suono ipnotico; ma è una sorta di doppio gioco, in quanto l'autrice ha anche una valida capacità narrativa, che tiene però apparentemente in secondo piano. Infatti il suo è di per sé un raccontare intrigante, ma a Cristina non interessa raccontarci una trama ed un intreccio canonico. Al contrario, la "ragazzaccia" (You Bad Girl) sfrutta mirabilmente la sua abilità narrativa per portarci in giro per il racconto, senza darci punti di riferimento certi: il bosco dove si perde Morel che sembra non finire mai, la città inventata di Corsezia dove il nostro sembra non riuscire a tornare, Cocò Von Sade ubriaca di latte di poisonicia che si perde nel delirio della sua arte sublime. Il lavoro di Cristina, la parte forse più significativa dell'albo, è quindi il suo progettare una situazione che possa mettere l'arte di Nik Guerra in primo piano. Un interessante gioco di specchi, dove i testi si negano una vena narrativa forte, privilegiando il piano onirico, e in questo modo servono da piedistallo ai disegni, finendo però per essere, in un certo senso, il piatto forte della vicenda.
In definitiva il volume, che, vale la pena ricordarlo, ci presenta Cocò Von Sade, una nuova eroina che deve le sue grazie alla matita del grande Nik Guerra, oltre che un ottimo lavoro è soprattutto un atto di coraggiosa audacia.