Cinema
Il "mondo" di Amèlie
Avete mai provato il piacere di sentire i piccoli tonfi, quasi impercettibili, di una piccola
pietra piatta che rimbalza su uno specchio d’acqua? Avete mai provato la soddisfazione di stare
a guardare i grandi cerchi concentrici che per un attimo ne increspano la superficie e che,
come per magia, un attimo dopo scompaiono? Certo, magari lanciare sassi nell’acqua non è di
vostro gradimento, probabilmente voi amate di più concentrarvi sulla sensazione che vi dà
accarezzare il mantello di un gatto che fa le fusa oppure mangiare il gelato ricoperto dal
cioccolato togliendo prima la deliziosa copertura, o ancora stare sotto la pioggia e sentire
le piccole gocce che come aghi vi pungono la pelle……
Forse quando sfogliate Vogue fate congetture su quello che stava pensando la modella nel momento
in cui veniva fotografata nel suo abito griffato o forse, in ufficio, restate incantati nel
vedere fuori dalla finestra un piccione che si sforza di mandar giù un pezzo di pane troppo
grosso ingaggiando un corpo a corpo con lo stesso e scoppiate in una fragorosa risata
provocando uno sguardo cattivo e perplesso nel vostro collega...Probabilmente invece,
molti di voi non amano stare con la testa fra le nuvole, guardare la realtà con
la stessa meraviglia di quando si era piccoli e lasciarsi impressionare da un dettaglio…….
Probabilmente infatti a molti di voi questo film non piacerà.
Meglio così, non voglio essere accusata di fare pubblicità. A me comunque è piaciuto per cui
parlarne a coloro che sono dubbiosi e che ne vogliono sapere di più prima di andare a vederlo,
mi sembra il minimo.
Come avrete capito, è un film incentrato sulle piccole cose, sulla bellezza delle immagini,
sull’importanza che possono avere su noi. Il film lascia da parte grandi ideali, incredibili
imprese, etc, senza risultare mai noioso(e già da qui si capisce che si tratta di un film
francese e non del solito polpettone americano…), al massimo si intravede una sorta di morale
finale, ma niente di forzato. Niente di esilarante e tanto meno di demenziale, ma vi prometto
che il sorriso non vi abbandonerà mai (come nelle migliori commedie)….Commedia… è appunto
questo il genere del film, e si potrebbe anche aggiungere “romantica”, togliendo tutta la
banalità che può racchiudere il termine.La regia è del bravissimo Jean-Pierre Jeunet
(Delicatessen). Tra gli attori protagonisti, oltre la quasi sconosciuta Audrey Tautou,
abbiamo il regista Mathieu Kassovitz. La storia? La giovane e timida Amélie Poulain
vive una vita semplice, godendo di quei piccoli piaceri di cui abbiamo tanto parlato.
Un bel giorno, esattamente come succede in tutte la belle favole, la sua vita cambia:
decide di aiutare il prossimo ad avere quel poco di felicità che gli manca….
E mentre sorge nella mente dello spettatore la domanda “ ma …chi aiuterà lei”,
durante le prodezze di Amélie, ecco che compare la stravagante figura di Nino
Quicampoix….
Che altro dire? 2 h di festa per gli occhi se si pensa al lavoro che c’è dietro ogni scena
del film, tutto giocato sui primi piani e sullo sguardo pensoso e sognante della protagonista,
ambientato nel quartiere parigino di Montmartre…. Ah… un’altra cosa! Se vi aspettate un film
che non vi dia emozioni forti, non andate a vederlo.