Scrivere è Comunicare

Il mestiere di scrivere
Questo progetto di formazione nasce dall'esperienza di tutti i giorni e dalla constatazione dei problemi che si incontrano ogni volta che un testo professionale entra in contatto con la nostra percezione. Dal documento professionale alla lettera di lavoro, dal foglietto informativo dei medicinali alla brochure aziendale, oggi un testo ben progettato e ben scritto può aumentare di molto la qualità dei servizi erogati da una azienda o da una amministrazione pubblica, e può migliorare di molto anche la qualità della vita dei nostri lettori-utenti-clienti. Oggi più che mai, la comunicazione scritta interna ed esterna ha dunque bisogno di nuove professionalità che sappiano svecchiare l’antiquata concezione della scrittura ereditata dalla scuola dell’obbligo.

Lo stile non è tutto
Pensare e scrivere sono due attività mentali così diverse? O esistono delle relazioni profonde che legano questi due momenti della nostra attività intellettuale? La scrittura è il principale medium di comunicazione delle idee che, una volta testualizzate, sono destinate necessariamente a ridiventare pensiero attraverso la lettura, e in questo consiste la complessità dell’atto della scrittura. Curare lo stile della scrittura è solo un punto di arrivo, ma l'efficacia della comunicazione testuale dipende anche dalla possibilità di sovrapporre le strutture testuali alle nostre strutture mentali, ai nostri modelli razionali. Può esistere dunque una logica dello scrivere che renda possibile questa sovrapposizione?

Amico lettore
Una volta messo a punto lo stile e scoperta una logica dello scrivere, non sarebbero comunque sufficienti a garantirci testi chiari e comprensibili. È una sensazione conosciuta quella di essere soddisfatti del nostro ragionamento solo per il semplice fatto che ora è scritto, in altre parole, testualizzato. Tuttavia, si rende necessaria una seconda analisi che investa il ragionamento veicolato dal testo, i suoi punti deboli, i legami logici su cui si sostiene, la situazione comunicativa che lo comprende, i mutamenti della lingua, le conoscenze condivise, la sintesi finale che ne consegue. In altre parole, è la predizione di un modello di lettore reale che può rendere i nostri testi ancora più efficaci e comprensibili.

Il testo è pigro
Chi è chiamato a produrre testi informativi, espositivi o argomentativi nell’ambito della professione, deve preoccuparsi in primo luogo che l’informazione trasmessa non sia soggetta a rumori e disturbi della comunicazione, e che sia testualizzata in modo da poter essere compresa correttamente dal maggior numero di destinatari. I fattori che entrano in gioco sono tre: il lettore, il testo, e le modalità di incontro tra testo e lettore. Come scrive Umberto Eco, “Il testo è una macchina pigra che chiede al lettore di fare una parte del suo lavoro”. Allora una comunicazione maggiormente informativa e comprensibile si otterrà solo sviluppando specifiche abilità che riguardano quei modi di rendere il testo meno pigro e meno supponente, e dunque più cooperativo nei confronti del suo lettore.

Perché un laboratorio?
Un corso di comunicazione scritta deve necessariamente strutturarsi in forma di laboratorio, ovvero un luogo cooperativo nel quale insieme si sperimentano le strategie di composizione. L'obiettivo è quello di acquisire una reale esperienza formativa, attraverso un confronto continuo con esempi reali, sperimentando la scrittura non più come un esercizio di “bello stile”, ma piuttosto come un’attività di comunicazione ri-creativa allo stesso tempo soggetta a determinate strategie progettuali.