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La biografia di Gianfranco Alberto Cuonzo

Il pittore autodidatta Gianfranco Alberto Cuonzo, nasce in Italia a Milano nel 1953, fin da giovane frequenta gli ambienti artistici della Milano dello Sviluppo Industriale. Conosce e studia le varie tecniche della pittura ( il surrealismo, la corrente futuristica, il dadaismo ed infine la pop art). A seguito di queste nuove esperienze, Cuonzo forma la sua vena artistica. 

Nel 1970 incontra il maestro e docente d’arte Michele Sessa (Cattedra all’Accademia di Brera e all’Università di Urbino). Il maestro da subito intuisce le capacità artistiche del giovane, tanto da mettere a disposizione il suo studio artistico trasmettendogli varie tecniche artistiche e strumentali tra cui la spatola e la scultura . Per sette anni il maestro insegna la teoria e la pratica.

Nel 1977 Sessa lo vuole far conoscere al grande pubblico e lo iscrive all’estemporanea di pittura "Premio Internazionale di Santo Ambrogio" organizzato dal comune di Milano. Per Cuonzo rappresenta il trampolino nel mondo dell’arte.

Dal 1978 al 1983 l’artista partecipa a numerose manifestazioni italiane ed internazionali. Ricordiamo il "Premio Modigliani" (Galleria Mosè Bianchi) , il "Premio città di Pieve Emanuele", la "Biennale di Venezia", da cui si ritira per gravi motivi famigliari. Partecipa inoltre a varie collettive che lo portarono alla segnalazione dei media e alla critica. Due sue tele vengono esposte al Premio di Via Condotti di Roma.

Trascorre un breve periodo a Brescia dove si propone anche come costumista e coreografo.

Nel 1984 si trasferisce in Piemonte, ad Alba, città dei vini. La Langa gli offre stimoli e sensazioni nuove che si concretizzano nella natura e nei colori. Le caratteristiche rurali della terra di Cesare Pavese, di Beppe Fenoglio e del pittore Gallizzio ispirano profondamente Cuonzo. In breve tempo si sviluppa in lui la volontà di allestire la prima personale del titolo "La Langa e la sua gente", presentata nella Galleria di via Pertinace ad Alba nel 1985.

Nel 1986 con altri artisti albesi, forma il gruppo "Arte Insieme" con il patrocinio dell’assessorato alla cultura della città di Alba. Nel 1988 allestisce la seconda personale nella città di Sinio (Cuneo).

Nel 1990 presso la "Galleria l’Angolo" espone la sua terza personale intitolata "Umanizzazione", riscuotendo un notevole successo e un’ottima recensione sui quotidiani nazionali.

Nel 1992 si propone ad una collettiva presso la "la Galleria della Maddalena" all’interno del Museo Civico di Alba.

La Bottega dell’Arte di Dogliani gli propone, nel 1994, di allestire in contemporanea con altri artisti la sua quarta personale. Una notevole affluenza di pubblico e il giudizio positivo della critica determinano il successo della manifestazione.

Nel 1994 l’alluvione ad Alba e nella Langa segna una ennesima svolta nella vita dell’artista. L’alluvione distrugge il suo laboratorio e i suoi primi lavori, le tele e tutta la sua attrezzatura didattica.

Dal 1995 al 1998 si trasferisce in Austria , a Reutte nel Nord Tirolo, dove l’artista allestisce la sua quinta personale, in modo da farsi conoscere anche oltralpe.