Home | Redazione | Archivio | Risorse

clandestino-ITIS@libero.it jj

I vari aspetti della globalizzazione
di
Cristiano De Girardi

Per definizione, si parla di globalizzazione indicando quei fenomeni di estremo ampliamento di scala dei processi economici e finanziari che sono parsi caratterizzare gli anni ottanta e novanta.

Qualche tempo fa, infatti, con l’aumento del commercio fra i paesi europei, abbiamo potuto assistere alla nascita dell’economia mondiale e di teorie economiche sul modello liberoscambista. Ha preso a diffondersi, più avanti, una delle manifestazioni più rilevanti della globalizzazione: il concetto di “pensiero unico”, una sorta di nuova ideologia riguardo a teorie economiche, sociali e politiche. Si giunge poi ad un punto ove il concetto economico tende a prevalere su quello politico, dando la possibilità di agire liberamente. Viene fatto però affidamento sulla capacità del libero mercato , in tempi più o meno lunghi, di riuscire a distribuire correttamente le risorse; la condizione indispensabile è quindi che lo stato si ritiri completamente dalla sfera economica (privatizzazione) e il più possibile da quella sociale; questa concezione ci porta però a delle conseguenze, per lo più negative, che fanno comunque parte di questo processo.

Sotto il profilo politico-economico questa globalizzazione ha portato ad una perdita di potere degli stati nazionali e ha permesso al mercato finanziario di sostituirsi ai mercati nazionali; quasi tutte le imprese hanno sviluppato completamente un proprio lato finanziario in modo da diversificare la proprie attività ad allo stesso tempo di integrarle. Questo obbiettivo è in particolare stato raggiunto dalle grandi imprese, le cosiddette multinazionali, che vantano dei bilanci enormemente consistenti (basti pensare che le venti maggiori imprese del pianeta hanno un ricavato superiore a quello dell’economia degli ottanta paesi più poveri); esse agiscono infatti “trapassando” i mercati nazionali e tendendo a spostare i loro capitali verso i paesi in via di sviluppo, i quali vengono costretti ad integrarsi nel mercato in una posizione assai debole.

Sul piano economico-sociale si può dire, per esempio, che l’espansione delle attività delle multinazionali ha portato alla creazione di pochissimi posti di lavoro; il tutto ha comunque portato l’occupazione dai paesi in cui essa risultava troppo costosa, ai paesi ove il costo della vita è più basso ed il trasferimento in essi di un gran numero di imprese.

Come qualcuno già saprà, la globalizzazione non riguarda solo l’aspetto politico-economico, ma anche quello informatico (reti telematiche, internet, ecc.) e quello strettamente sociale. Fa infatti parte dell’esperienza quotidiana di miliardi di consumatori in tutto il mondo la possibilità di acquistare prodotti, beni e servizi ideati, fabbricati e commercializzati nei più lontani angoli del mondo. L’efficienza di questo processo si basa sulla possibilità tecnologica, data dallo sviluppo e dall’impiego dell’informatica e della telematica, di trasmettere in tempo reale le informazioni ovunque.

La “comunicazione sociale” ha assunto dimensioni globali, anche riguardo alla cultura, allo stile di vita, ai gusti, al comportamento ed al linguaggio. Con globalizzazione si indica quindi la già presenza di attive connessioni sociali; più che di globalizzazione si potrebbe parlare di policentrismo economico tra Europa, Giappone e U.S.A., che sono ormai in grado di monopolizzare l’intero sistema economico: essa ha prodotto infatti delle nuove “gerarchie” che hanno creato così disuguaglianze tra i vari paesi.

Il mondo si sta trasformando, si sta avviando verso un unico sistema globale ove la vita e l’attività degli individui sono influenzate anche da eventi a grande distanza. Siamo tutti coinvolti in questo processo: non si può fermare, ma si può cercare di indirizzarlo per viverlo al meglio. Ma finché “l’avere” continuerà a superare “l’essere”, la strada per arrivare ad essere soddisfatti della nostra vita sarà lunga. 

 

Layout e grafica T1T Productions 2002. Webmaster overmars87.
 
Risoluzione ottimale 800 x 600.Browser ottimale Explorer 5.0
Scarica qui i caratteri per visualizzare correttamente il sito.