Commercio equo e solidale Il
Commercio Equo e Solidale rappresenta un’alternativa al commercio
convenzionale: il suo scopo è promuovere una maggiore giustizia sociale
ed economica riequilibrando i rapporti con i Paesi economicamente meno
sviluppati, migliorando l'accesso al mercato e le condizioni di vita dei
produttori svantaggiati. Infatti esso garantisce a questi ultimi un giusto guadagno e
condizioni di lavoro
dignitose. Elimina le intermediazioni speculative e sostiene, con il
prefinanziamento, progetti di autosviluppo. In un mondo dove quattro
società controllano l’85% del mercato mondiale del caffè, tre quasi
il 90% di quello del cotone, cinque l’85% dei cereali e degli oli di
semi, tre oltre il 70% di quello delle banane e così via, dove il
prezzo delle materie prime (ed in particolare di alcuni prodotti
alimentari) sta calando da anni, dove un piccolo coltivatore di caffè
riceve meno del 10% del prezzo del prodotto finale il commercio equo e
solidale ha tre obiettivi principali: v
assicurare che i produttori - inclusi i
dipendenti - usufruiscano di una giusta quota del profitto
globale v
migliorare le condizioni sociali, in particolare dei
dipendenti, sopperendo alla mancanza di servizi sociali adeguati e di
una rappresentanza sul lavoro (per esempio rappresentanza sindacale),
ecc. v
garantire il consumatore rispetto al prodotto che
compra, sia dal punto di vista etico che dal punto di vista merceologico
(con indicazioni precise sulla provenienza dei componenti alimentari) Negli ultimi anni i negozi
del mercato equo e solidale si sono diffusi in tutti i paesi sviluppati
del mondo (in Italia ce ne sono alcune centinaia). Anche in provincia di
Belluno ce ne sono due: uno a Santa Giustina, l’altro a Belluno. Pensare
di risolvere lo scambio ineguale fra Nord e Sud del mondo con queste
iniziative sarebbe piuttosto ingenuo; ciò non toglie che azioni di
questo genere migliorano la vita di centinaia di migliaia di contadini
poveri del terzo mondo, sviluppano una coscienza critica nei confronti
di situazioni economiche profondamente ingiuste e, in alcuni paesi,
arrivano perfino a far concorrenza ad alcune multinazionali del settore
(in Danimarca un terzo delle banane vendute proviene da questo
tipo di commercio). E’ in questa prospettiva che, all’interno di un progetto
a cui partecipano circa duecento alunni del nostro Istituto, si è
deciso di promuovere un Mercatino di Natale con prodotti alimentari e
artigianali proposti dalle “Botteghe del Mondo”. Invitiamo tutti,
alunni, insegnanti, personale non insegnante a valutare la possibilità
di fare qualche regalo di Natale alternativo e di forte valore simbolico
(e non solo). Il mercatino di Natale dell’ITIS Negrelli avrà luogo
nell’atrio della scuola giovedì 18 e venerdì 19 dicembre
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