2002 Odissea negli "spazi" Lo spazio come risorsa vitale per
la realizzazione delle attività scolastiche. Da questo presupposto è
facile capire quali siano le difficoltà del nostro Istituto: un
edificio concepito per 200 persone, che ad oggi ne ospita 5 volte tanto.
Adiacente alla nostra un'altra struttura, già in parte occupata da
classi del Negrelli: il Forcellini. Anche questa scuola –secondo il
Preside Riccardo Dell’Eva- presenta problematiche simili alle nostre.
Facendo una semplice proporzione,
si deduce che l’ITIS può contare su circa la metà degli spazi
rispetto all’Istituto per Geometri. Che cosa pensa dell’andamento delle iscrizioni negli ultimi anni? Le iscrizioni, negli ultimi anni,
hanno avuto un leggero incremento: una media di 30 iscritti in più ogni
anno. Da questo Istituto escono annualmente circa 40 diplomati, di cui
23 continuano gli studi all’Università, e solo pochi accedono alla
professione. In rapporto allo spazio a
disposizione, come giudica lo stato attuale dell’edificio? Inadeguato: all’interno
dell’Istituto non c’è sufficiente spazio per le necessità di
studenti e professori, e per le eventuali proposte.
Il rapporto fra lo spazio a
disposizione e lo sfruttamento dello stesso è, a suo parere, ottimale? Le aule molto spaziose entrano in
conflitto con la necessità di locali. Premesso questo, tutto è
sfruttato nel migliore dei modi: spazi adibiti a più attività, i
laboratori sempre occupati. Un esempio per tutti: la
palestra è utilizzata per le nostre classi, alcune dell’ITIS,
dai Licei e da ben 7 società sportive. L’aula magna è
un’eccezione, troppo grande per le attività di una classe.
Ritiene possibile e giusto che si mettano spazi in comune per ovviare ad
alcuni problemi? Mettere in comune uno spazio pone
problemi dal punto di vista delle responsabilità. Il dirigente
scolastico è “datore di lavoro”, di conseguenza responsabile dei
locali che gli competono. Ritengo però possibile e giusto che si
mettano anche a disposizione di altri locali o aule speciali. Secondo Lei la Provincia, proprietaria degli stabili, sta facendo
qualcosa per soddisfare le esigenze dell’Istituto? Questa questione va valutata, a mio
avviso, tenendo presente la difficile condizione finanziaria della
Provincia. Provenendo da realtà scolastiche diverse, mi rendo conto
della fortuna di poter disporre di uno stabile di recente edificazione:
vi assicuro che altre scuole hanno problemi di maggior rilievo. Per
questo credo che la Provincia debba procedere secondo un ordine di
priorità. Un intervento lo ritengo comunque indispensabile e qualche
risposta in tal senso sono già riuscito ad ottenerla.
Ing.
Giovanni Villano, Dirigente Scolastico dell’ITIS “Negrelli”. “Eh, è la parte più
dolente…”. Così ci risponde il nostro Preside riguardo il problema
degli spazi all’interno del nostro Istituto appena saputo l’oggetto
dell’intervista. Che cosa pensa dell’andamento delle iscrizioni negli ultimi anni? Questa scuola è una scuola in
controtendenza: non c’è un calo delle iscrizioni come negli altri
Istituti, ma al contrario un incremento. Le famiglie ci danno fiducia, e
i 1005 studenti, provenienti da ben 73 diversi comuni, percorrono
quotidianamente molti chilometri per arrivare qui. Le ragioni di questo
incremento sono innumerevoli. In rapporto allo spazio a
disposizione, come giudica lo stato attuale dell’edificio? L’Istituto è stato costruito nel
1980 per ospitare 200 studenti; ora, dopo 20 anni, c’è il 500% di
aumento, che ha preso alla sprovvista l’amministrazione. Forse
l’unico ottimista ero io, convinto che ci sarebbe stato un incremento
degli iscritti. Lo scopo principale per il prossimo
anno è quello di avere più spazi: ciò che abbiamo ora a disposizione
è sfruttato bene, ai limiti. Non so ancora come migliorare questa
situazione, ma sicuramente insisterò presso l’amministrazione
provinciale. Da parte mia c’è l’impegno in questo senso. Ritiene possibile e giusto che si mettano spazi in comune per ovviare ad
alcuni problemi? L’Istituto geometri ci ha dato
ufficiosamente la disponibilità di riunioni del collegio docenti nella
loro aula magna (attualmente ci si riunisce nella nostra palestra). Poi
per una serie di motivi (come il disagio dell’allagamento lo scorso
anno), non è mai stata sfruttata questa possibilità. Nel futuro sarà
comunque la nostra sala riunioni. Secondo Lei la Provincia, proprietaria degli stabili, sta facendo
qualcosa per soddisfare le esigenze dell’Istituto? La Provincia è stata contattata
ripetutamente dal sottoscritto ma, come già detto, è stata presa alla
sprovvista da un tale inaspettato incremento d’utenza.
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