Carmen Consoli - Fedele a
me stessa
“Fedele
a me stessa”. Lo diceva Carmen
Consoli
in una sua vecchia canzone, un vero e proprio motto che si riferisce a
uno stile fatto di guizzi rock e sprazzi di pura dolcezza. “L’Eccezione”,
il nuovo album firmato dalla cantantessa (=sostantivo con cui si
definisce la Consoli) siciliana, rispetta in pieno il detto, e lo porta
oltre. Non possiamo certo dire che si tratti di un lavoro facile, perché
l’intensità che si respira tra queste canzoni sfiora – a tratti –
momenti di grande sofferenza. Senza lasciarsi spaventare dalla profondità
delle emozioni, ma anzi, lasciandosene trasportare, scopriremo una
poetica rinnovata e forse anche più efficace che in passato. Ascoltando
le sincere confessioni di una sposa abbandonata all’altare (“Fiori
D’Arancio”)
e quelle di un solitario professore (Moderato
In Re Minore”),
la Consoli ci mette di fronte a una Donna e un Uomo che rispecchiano il
dolore dell’umana solitudine, l’esatto contrario di
quell’ostentata individualità di cui si ciba l’Io contemporaneo. Lo
stesso, ma in maniera più estrema, accade in “Matilde
Odiava I Gatti”,
dove l’enunciazione delle cose odiate porta la protagonista ad
accrescere i suoi sentimenti negativi fino all’assassinio del simbolo
massimo, il gatto del titolo. La quiete dolce-amara di “Uva
Acerba”
si oppone al gesto di “Matilde”, ma è di nuovo l’abbandono a
farla da padrone. Un “vento favorevole” cambia l’andamento del
pensiero, e in “L’Alleanza”
Carmen finalmente dichiara che “l’essenziale è sopravvivere a
qualunque condizione… il fine giustifica i mezzi e richiede
determinazione”, ma ecco che i “Venti
Del Nord”,
opposti a quello di prima, negano la volontà. Questa, “sorda e
vulnerabile”, impedisce il confronto e impone un nascondiglio, e il
mondo si riduce a “un sottile spiraglio”. Un disco di sentimenti
contrastanti nella loro sincerità, e chiari nel loro indirizzo. “In
fondo non rimane che congedare i sensi di colpa, e tante grazie”,
recita “Eppur
Si Muove”,
scandendo ancora una volta quello che potrebbe – a seconda – essere
interpretato come un “fregarsene” o un “rimboccarsi le maniche”.
Su tutto, lo splendore della title-track, vera rivelazione del nuovo
repertorio di Carmen Consoli: “L’Eccezione” è un’ode che, sotto
la sua evidente delicatezza, mostra una spietata analisi dell’assenza-presenza.
Non viene espresso se sia quella di un “perduto amore”, ma ognuno
saprà dare un senso proprio e compiuto. L’esperienza insegna, e “se
è vero che ad ogni rinuncia corrisponde a una contropartita
considerevole”, esistono delle eccezioni che insidiano le
regole. Carmen Consoli è tra queste, teniamocela stretta! All'uomo
TRACKLIST: L'Eccezione
parla della tentazione di prendere una strada diversa da quella nella
quale si crede uniformandosi alla massa. "Quale sarà il prezzo
dell’aver rinunciato a se stessi? -si chiede la cantautrice - Chi
decide di privarsi della propria anima, se è vero che a ogni rinuncia
corrisponde una contropartita considerevole, dovrebbe aver ricevuto in
cambio il Paradiso, ma siamo sicuri che sia davvero così?” Dubbi e
riflessioni di un'artista che sembra invece molto determinata a tirare
dritto per la sua strada senza fare concessioni alla moda o al mercato.
Lo dimostra lo stile tutto particolare e ormai inconfondibile
dell'album: sofisticato negli arrangiamenti, in bilico fra melodie
sussurrate e chitarre graffianti ancora un disco vario, per metà rock,
per l'altra più dolce.
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