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Gli sport, le passeggiate, gli svaghi ed altro

A pesca o in canoa sul Sesia


Benchè fra pescatori e canoisti non corra sempre "buon sangue" (i primi lamentano di essere disturbati dalle lenze e i secondi protestano perchè i pesci si rintanano al sopraggiungere dei natanti), il fiume Sesia offre ad entrambi un ambiente ideale per praticare i loro sport preferiti.

La pesca della trota con la tecnica "alla valsesiana" (canna, lenza ed ami di foggia particolare) è da tempo praticata con grande soddifazione degli sportivi, data la ricchezza della fauna ittica e degli anfratti presenti lungo tutto il corso del fiume e dei relativi torrenti.

Lo sport della canoa e del rafting torrentizio sul Sesia è invece di nascita più recente ma ciò non ostante attira un grande numero di amatori. Nel 2002 lungo il corso del fiume sono stati disputati i campionati mondiali di canoa e di kayak. In varie località, comprese fra Varallo e Campertogno, esistono apposite scuole dedicate a questo sport e proprio a Piode, in prossimità dell'antico ponte in pietra che unisce le due sponde si trova il "salto di Piode", indicato dalle carte di navigazione fluviale con il segnale di pericolo per la difficoltà di superarlo da parte dei meno esperti.

(L'immagine a sinistra, del "salto di Piode" è stata ripresa dal sito web: http://www.superspazio.com)

Passeggiate ed escursioni


Per tutti coloro che amano "scarpinare" salendo e scendendo per mulattiere e sentieri, Piode offre ampie possibiltà di svago, magari anche alla ricerca di fragoline di bosco, lamponi, more, mirtilli, castagne o funghi.

Per i dettagli sugli itinerari più interessanti, andare in questo stesso sito alla pagina correlata.


Non mancano neppure le possibilità di usare la mountain bike lungo i numerosi percorsi della Valle.


Naturalmente si raccomanda sempre il massimo rispetto per l'ambiente.


Lo sci

A poco più di due chilometri a valle di Piode si stacca la strada per l'Alpe di Mera (m. 1550), dove esistono ampi campi di sci.


Il Monte Rosa, visto dalla frazione Gabbio di RivaValdobbia.

Dirigendosi invece verso le pendici del Monte Rosa, si raggiunge in pochi minuti d'auto Alagna Valsesia, da dove partono gli impianti di risalita per Punta Indren (m. 3260). Un'altra pista di sci è presente nella frazione Wold di Alagna, mentre per gli amanti dello sci di fondo è disponibile un percorso di 15 km, denominato "La marmotta rosa", che tocca gli abitati di Riva Valdobbia e di Alagna.


I Walser

Ancora alle pendici del Monte Rosa, nelle località di Alagna Valsesia (con l'intera Val d'Otro) e di Riva Valdobbia (particolarmente nella vicina Val Vogna), si possono ammirare le antiche "case Walser", sparse nelle varie frazioni e che costituiscono una pregevole testimonianza della cultura e dell'architettura di questo popolo di origine e di lingua germanica, giunto nel XIII e nel XIV secolo ad occupare i piedi della grande montagna. Nella frazione Pedemonte di Alagna esiste un piccolo ma ben fornito "museo" che documenta la vita di quella popolazione.


Un gruppo di case Walser ad Otro (foto di Silvia Gallo)

Nell'immagine a sinistra, particolari di una casa Walser a Pedemonte di Alagna Valsesia
Per ulteriori notizie ed immagini sui Walser, consultare il sito: http://spazioinwind.libero.it/valsesia )


Arte e cultura

Cappella XV - "Il paralitico": statue di Giovanni d'Enrico (fratello di Tanzio da Varallo), affreschi di Cristoforo Martinoglio, detto Il Rocca.

L'intera Valsesia dispone di un patrimonio artistico di prim'ordine; basti ricordare - fra i più famosi maestri - Gaudenzio Ferrari, Tanzio da Varallo (Antonio de Henricis, che in realtà era nativo di Alagna), i Borsetti, gli Orgiazzi e la schiera di altri pittori e scultori che hanno collaborato alla realizzazione della basilica e delle cappelle del Sacro Monte di Varallo, nonché di numerosi altri luoghi di culto in Italia e all'estero.

Una nota di attenzione va pure posta al pregevole "museo" allestito nei pressi della parrocchiale della vicina Campertogno
(Per ulteriori informazioni visitare il sito web: http://spazioinwind.libero.it/valsesia )


Un altro momento di particolare interesse è dato dai concerti per organo che si svolgono nei mesi estivi presso le più antiche chiese della Valle, fra le quali non manca mai quella di Piode, che dispone di un pregevole strumento costruito nel 1893 da Alessandro Mentasti.
(Per maggiori dettagli consultare il sito: http://utenti.lycos.it/storiciorgani )


... ma anche altro

La lavorazione degli "scapin"

Il "campo giochi", sulla sponda destra del fiume, poco distante dal ponte in pietra, offre la possibilità di giocare a tennis, al basket o al calcio e dispone di attrezzature per lo svago anche dei più piccini. Un campetto per il minibasket è invece disponibile nello spiazzo sottostante il ristorante "Dei pescatori", mentre un "campo bocce" è presente poco distante dal centro del paese.

Gli "scapin" sono delle calzature artigianali di pezza, cucite a mano e usate da tempo immemorabile pressochè in tutta la Media e l'Alta Valsesia.

Il "puncetto" ("piccolo punto"). E' un merletto di piccole dimensioni prodotto dalle valenti mani delle donne dell'Alta Valsesia. Si dice che sia stato introdotto nel X secolo dagli Arabi e la sua origine gli ha anche dato il nome di "punto saraceno". Spazi vuoti e di tessuto si alternano a nodi effettuati con l'ago fino a formare degli eleganti motivi geometrici; trame composte da quadrati, rombi e triangoli. La regina Margherita di Savoia, che amava trascorrere periodi di vacanza in Valsesia, fu particolarmente colpita dalla raffinatezza ed eleganza del puncetto al punto che lo volle introdurre a corte e lo fece conoscere in Francia e Inghilterra.



L'antica arte del "puncetto"

Il campo giochi (foto di R. Marchesi)

Nuvole pomeridiane in arrivo
dal Monte Rosa

Un laghetto d'alta montagna (foto di R. Marchesi)