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Il santuario della Madonna delle Pietregrosse

Il campanile eretto sopra un masso


L'altare dopo l'ultimo furto del
tabernacolo e di alcuni angeli lignei.



L'altare come si presenta dopo il recupero degli oggetti trafugati.

Il trittico della Madonna, già esistente nella vecchia cappella


Nella frazione Piedimeggiana di Piode, in località Pietregrosse (815 m), non molto distante dalla nuova carrozzabile che porta all'Alpe Meggiana, si trovano alcuni imponenti massi erratici rovinati a valle in epoca incerta e che hanno alimentato nel tempo una particolare leggenda.
Si narra infatti che al momento del loro distacco dalla montagna, un pastore si trovasse a pascolare la mandria nel prato sottostante. Una di queste enormi pietre cadde a pochi passi da lui, si spezzò in due e risparmiò anche una piccola cappella che si trovava da tempo nella zona.
La devozione degli abitanti di Piode innalzò più tardi una piccola chiesa, che contiene al suo interno la parete di fondo e l'originario affresco della Madonna, appartenenti - sempre secondo la "memoria" tramandata dai vecchi - all'antica piccola cappella.
Dai registri ecclesiastici del 1675 risulta "moderna ista fabrica", e più in dettaglio viene riportato che "l'ancona recinge una immagine depincta con la Vergine, S. Anna, S. Giuseppe e S. Stefano".

Su un masso esistente a lato della chiesa è stato eretto un piccolo ed originale campanile, unico nel suo genere in tutto l'arco alpino, e sul sagrato antistante l'oratorio si svolge l'8 settembre di ogni anno la tradizionale festa dei "capunneit" con cerimonia religiosa e con l'immancabile "incanto".

La Madonna delle Pietregrosse è stata oggetto di particolare devozione nel XX secolo, in concomitanza con le due guerre mondiali, da parte dei giovani valsesiani che partivano per il fronte.
Molti ex-voto testimoniano il ringraziamento per il ritorno dei soldati fra le mura domestiche. Purtroppo i più pregiati ex-voto sono stati asportati dai ladri che più volte hanno svaligiato anche questa chiesa, non risparmiando neppure il tabernacolo e gli angeli lignei dell'altare. Fortunatamente gli oggetti asportati nell'ultimo furto sacrilego sono stati più tardi recuperati e recentemente ricollocati al loro posto.


L'immagine della Madonna sulla facciata della chiesa (foto di Ernesto Rovati)





Un momento dell'"incanto"

La Madonna delle Pietregrosse (olio su tela di Letizia Bellavita)