Musica e arbitraggio : un binomio singolare, ma che sintetizza le grandi passioni di coloro che, dalla stagione appena iniziata, detengono un piccolo record: Michele e Simone Procelli, 26 anni appena compiuti, sono infatti gli unici fratelli gemelli a disposizione di Organi Tecnici Nazionali.

Un amore dirompente quello per la musica che, grazie al talento e all'applicazione, da hobby diventa l'occupazione principale dei due ragazzi. Simone infatti, da tempo diplomato al Conservatorio, è oggi componente della "band" di Paolo Belli e protagonista dello show del sabato sera di Giorgio Panariello, mentre Michele ha appena raggiunto l'agognato diploma.Talento e applicazione che ritroviamo anche nell'arbitraggio, il "secondo amore" dei due gemelli: è il 1991 e i due ragazzi sono alla ricerca di un'idea per sfogare la propria vitalità; quale migliore occasione del corso arbitri organizzato dalla sezione di Città di Castello, un passatempo sano, sport all'aria aperta e regole di comportamento che avrebbero certo aiutato i ragazzi a maturare.



Grandissima gioia sia in casa Procelli che per tutta la sezione di Città di Castello che, con due promozioni in due anni, ha riportato arbitri tifernati in Can D dopo oltre un ventennio.
Il presidente della sezione si coccola i due gemelloni ma è altresì consapevole che dietro di loro spingono altri ragazzi di belle speranze che vogliono far sì che la Can D a Città di Castello non sia solo la questione fra due fratelli.
Non è frutto del caso infatti che, fra quelle umbre, la sezione tifernate vanti il più alto numero di arbitri nell'eccellenza regionale, ma il risultato di una programmazione curata nei particolari, fin dal ritiro pre-campionato di una settimana cui partecipano da anni, autotassandosi, tutti gli arbitri effettivi. Un impegno organizzativo oneroso, che fra l'altro non ha riscontri in regione, ma che resta un'esperienza indimenticabile e preziosa per ogni associato: uno stimolo per tutti coloro che vogliono raggiungere e, perché no, superare Michele e Simone con i quali hanno condiviso per tanto tempo fatica e sudore.

Identici come due gocce d'acqua, anche per chi li conosce bene a volte può essere difficile distinguerli.
La loro storia viaggia su binari paralleli, con interessi comuni e storie curiose, gli ingredienti che fanno di quella che stiamo per raccontare una bella storia.
Musica e arbitraggio dunque: il padre, componente della Banda musicale di Città di Castello, trasmette la sua grande passione per le sette note ai due pargoli che ben presto seguono questa strada dedicandosi al sassofono Michele e alla tromba Simone.
L'impatto non è dei migliori, anzi. Scarso impegno, sottovalutazione delle proprie notevoli capacità atletiche e tecniche, insomma quasi la voglia di smettere. Poi all'improvviso, la svolta: impegno, applicazione e talento ed è stato tutto un bruciare di tappe, sempre insieme, a braccetto, settore giovanile, terza, seconda, prima categoria, promozione ed eccellenza. Con episodi curiosi tipo il calciatore che, al termine di una gara arbitrata da Michele, si avvicina al direttore di gara lamentandosi di essere stato espulso ingiustamente un mese prima, episodio di cui il povero Michele non ha la più pallida idea, visto che nella partita in questione l'arbitro era Simone. Vite parallele dicevamo, ma con un'eccezione: Michele ha ottenuto nella stagione 1999/2000 l'ambita promozione alla Can D, mentre Simone, a causa di un grave incidente automobilistico, non ha potuto raggiungere il numero di gare necessarie per il passaggio di categoria.
Ma con grande carattere ha saputo rimettersi e, al termine del campionato scorso, ha raggiunto il fratello alla categoria superiore, primo passo di una carriera che auguriamo ad entrambi ricca di soddisfazioni.

MICHELE PROCELLI

SIMONE PROCELLI

 

 
Giampaolo Innocenti