Scheda
di presentazione: Remo Di Biagio, neo presidente del CRA Umbria, è nato a Preci (PG) il 31/05/1951. Insegnante, folignate d'adozione, entra nell'AIA nel 1969 arrivando ad arbitrare la massima categoria regionale. Nel momento in cui poteva aspirare al salto di categoria, per motivi di lavoro si trasferisce a Saronno da dove rientra in Umbria in coincidenza con gli esami da osservatore (1984). Dalla regione viene promosso alla Can D, poi alla Can C fino al termine della stagione 1997/98 quando si dimette per meglio seguire la sezione di Foligno, di cui aveva già assunto la carica di presidente dal 1994. Dallo scorso agosto è nominato presidente del CRA Umbria. |
Allora Presidente,
è stata una nomina attesa?
Assolutamente no. Non mi aspettavo dal presidente Lanese una chiamata per un
incarico così prestigioso. Tutto è successo così all'improvviso
che mi sono dovuto organizzare molto rapidamente.
Il tutto a
cavallo di Ferragosto.
Si, proprio in quei giorni, dopo aver ricevuto la nomina è stato tutto
molto frenetico: telefonate per formare la squadra del Comitato, organizzare
il raduno regionale, far fronte alle prime designazioni per il gran numero di
amichevoli che si svolgono in questo periodo, le coppe, i campionati, insomma
un lavoro enorme da svolgere in pochissimo tempo.
Ora si può
riprendere fiato.
Il peggio è passato, nel senso che dopo essersi dati una certa organizzazione
nel modo di lavorare, possiamo affrontare il tutto con i dovuti tempi e modi.
Una mano in
questo senso è venuta da tutti i componenti della tua squadra.
Senza dubbio. Le problematiche che ho descritto prima le abbiamo dovute affrontare
insieme. Ma fin dal momento della scelta sapevo di poter contare su di loro,
visto che mi sono avvalso di persone che conosco per capacità e serietà
nello svolgere i ruoli a loro assegnati. Tutti hanno aderito con entusiasmo
al mio progetto. Ero convinto di avere una squadra all'altezza del compito e
devo dire che ho avuto solo conferme positive.
Un bilancio
dopo i primi mesi di attività ?
L'impegno è gravoso, ma questo me lo aspettavo. Lasciare la presidenza
della sezione è stato difficile per il bel clima e l'ambiente che si
erano creati all'interno. Ora però sono qui con nuovi stimoli e tanta
voglia di far bene.
Mi ha aiutato poi il contatto molto positivo con i ragazzi in occasione del
raduno regionale: ho visto entusiasmo, vivacità e serietà: questo
mi lascia ben sperare per l'andamento di una stagione che, come sempre, si preannuncia
molto difficile sul piano agonistico. Ma sapremo affrontarla adeguatamente.
Quale messaggio
per tutto l'ambiente calcistico umbro?
Un messaggio di consapevolezza del compito che ci attende: noi dobbiamo garantire
la regolarità di tutti i campionati di nostra competenza. Abbiamo le
capacità per poterlo fare. Da parte nostra daremo la massima collaborazione
al Comitato Regionale della Federcalcio, alle società, ai dirigenti insomma
a tutte le componenti di questo ambiente. Naturalmente la stessa collaborazione
ce la aspettiamo anche da tutti loro.
E ai tuoi arbitri?
Mi aspetto il massimo, una grande stagione.
A loro prometto massima chiarezza e trasparenza.
Da loro mi attendo invece tanto dal punto di vista comportamentale. Oltre che
una precisa direttiva dell'AIA, questa è anche una mia esigenza, dettata
dall'esperienza di tanti anni nel ruolo di osservatore in cui ho visto "grandi"
arbitri che hanno perso treni importanti per le grandi ribalte proprio perché
carenti sotto questo aspetto.
Quindi ai miei ragazzi auguro di andare in campo sereni e di fare il proprio
dovere così da ottenere sul campo i risultati per loro più soddisfacenti.
Giampaolo
Innocenti
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